Destino
  Il destino si muove nel mondo che è fisico: 
  azione-reazione, non cura pensieri, meriti, desideri. 
  Si muove nel mondo della necessità: 
  quel che accade non può non accadere.
  Non lo smuove pietà, se le macine ti schiaccian la testa 
  (fesso sei tu che ce l’hai messa! Pensavi scamparla?) 
  
  Non è detto che il costante esercizio produca i suoi frutti, 
  lui non firma con nessuno contratti: è giusto e lo stesso per tutti. 
  Che se ne fa di bustarelle, delle nostre preghiere: lui trancia! 
È come il tempo che passa: una data, un orario, sta’ sicuro che arrivano. 
È tale l’energia di ogni singolo attimo, 
che buca la barriera del tempo e si dà a vedere in anticipo. 
Come spiego altrimenti certe visioni, le decisioni improvvise,
che poi accadono esatte come nel flash intravisto. 
I desideri sembrano indicarti una via, che passa giusta nel mezzo,
mentre il destino è sempre eccessivo: immobile o incredibile. 
I coltelli che tritan la carne e t’insaccan nei fatti la vita 
non stanno a guardare e taglian spietati 
tutto quel che la vite (o la vita) contro essi sospinge. 
È così che poi ti senti salame e c’è sempre qualcuno che sbafa. 
Fai la posta al destino per cogliere il momento opportuno 
e vedi che ha giocato d’anticipo, te la fa sotto il naso. 
Con incensi devoti pensi di domare la forza del drago 
e vedi che gli sei sulla groppa, dei tuoi fumi t’inebrii, e non sai dove vai. 
Non ho l’elicottero che mi porti sulla punta dell’Orto; 
ci son solo sentieri... e tutti i miei passi. 
Cremignane, 26-27 gennaio 2012 (notte)
 Mille piccoli chicchi 
 Desiderio
 Desiderio 
Destino by Vittorio Volpi
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