Il sale delle parole

Il sale delle parole

 

Il fulmine di un’intuizione mi spacca una pietra: una nuova idea prende il volo,
oppure salda un collegamento sul ponte di una similitudine.
Usiamo le parole come materiali da costruzione: una casa per i pensieri.
Senza un tetto sotto cui ripararli, se ne vanno i pensieri, come i sogni.
La rete delle parole cattura i pensieri che son come nuvole.
Meglio aspettare che il vapore si addensi, si condensi in gocce di pioggia.

La terra continua ad evaporare pensieri, riscaldata dal sole dei fatti
della vita che conduciamo, osserviamo… nel color degli affetti.
“Quanto si pensa quando sia ama – ma quanto si ama quando si pensa”[1].
Parole che divengon cara-moneta dei fatti, da spendere per riscattare i pensieri.
Di un’intuizione rimane una foto di un tronco scheggiato spezzato dal fulmine.
È dirompente la sua energia, istantanea… ed è già corsa via, dispersa.
Il legno fumiga ancora, ancora è nell’aria il fragore del tuono e della caduta;
la furia del temporale va scemando, il cielo si allarga, il sole ricompare.

Respiro elettricità, umidità, mi corroboro, mi sento caricar d’energia,
mi sento il pizzicore di una batteria che la lingua un po’ teme di toccar con la punta.
Un’energia catalizzante, un tocco quasi divino, che opera e se ne va.
Il calore ha disgregato il minerale, ne stillano gocce di fuso metallo.
Terminata una riga, una linotype ne fa una barretta d’esatta giustezza
e poi viaggian quelle frasi e parole, portate da fiumi d’inchiostro, nel mondo.
Il tuono all’origine si fila in mille piccoli suoni sonori, in voce che s’ode.
E il lampo ridiventa energia, accende le terminazioni nervose d’una piccola luce
che cerca compagne altre luci, per rifondersi o almeno per osservarsi passando vicine.

Evapora nelle saline l’acqua del mare: cristalli lucenti mi riportano il sapore del mare.

 

[1] Parafrasando una vignetta di Sempé: «Ah, docteur! Qu’est-ce qu’on souffre quand on aime! Mais qu’est-ce qu’on aime quand on souffre!» ( Paris Match nr. 3164, 7-13 gennaio 2010.

Cremignane, 27 maggio 2015 (7:05)

 

Una forza Bontà divina


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Il sale delle parole by Vittorio Volpi
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