Innere Nacktheit

Innere Nacktheit
(Nudità interiore)

Cosa abbiamo nell’animo dobbiamo andarlo a scoprire.
Prosciugare la mente dei fitti pensieri in cui lo teniamo annegato.
Dobbiamo spogliarci delle maschere con cui vogliamo vederci,
Tornare alla nostra nativa innere Nacktheit.
Mostrarci per quello che siamo, a noi stessi per primi,
senza i vestiti con cui vogliamo esser visti.

Siam per natura decenti, non nascondiamo pugnali.
Siam per natura anche buoni; non è da credere!...
Intabarrati in sconci mantelli che stanno ammuffendo,
non ci laviamo da mesi perché ancor non è festa,
siam vagabondi barboni alla ventura nel mondo,
come guizzo di fiamma contenti se tócchi per caso da fugace fortuna.

In vetta al mio orgoglio, volgo alla luna ululati,
mi faccio leggero nel tendere al sole le braccia.
Sento d’aver la fortuna nella giusta misura,
non la tengo serbata in forziere di ferro,
ma è tutta diffusa in quel che son io: ariosa, spiritosa.

È questo l’humore in cui nascono i giorni, in cui crescono i fatti.
Una forte barriera di puro diamante mi fa immune nel mondo;
un muro di fuoco mi difende da virus maligni.
Nel calore domestico di affetti semplici e forti,
nella vita che irraggia dai corpi delle persone che amo
scopro il pulsare d’una vivida stella nel nitore del cielo,
un’anima candida che non teme d’esser macchiata.

 

Cremignane, 17 dicembre 2011

 

 

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