Il mio vicino mi guarda Your browser does not support the audio element. «Mi piace vederti nudo, al mattino, quando bevi il tuo tè», mi dice il vicin dirimpetto, con tono disarmato e sincero. «Ammiro che lo sai fare; mi piace che sia una cosa normale. Ci vedo il futuro – il mio soprattutto. Lì, anch’io vorrei arrivare. Non dev’essere semplice... Oppure sì: mi porto dentro ancor troppe paure. Ti guardo, tengo d’occhio quando accendi la luce in cucina, perché poco dopo compari sulla soglia con la tazza fumante. Ti osservo. Da capo a piedi. Anche il tuo sesso... sempre più indifferente. Mi agiti sul fondo depositi algosi e melmosi, m’intorbido: ma tu sei chiaro, bel lindo, mi dici che sarebbe possibile. So che mi vedi quando scosto la tenda, e non ti nascondi. Io mi nascondo. Invece di osare, mi vedrei limpido e chiaro. Cazzo! C’è sempre questo sesso malsano di mezzo. Sarebbe lavato. Mi piace guardarti, perché ti vedo pulito, di nulla hai vergogna. Durante il giorno mi torna il pensiero, ci giro d’intorno: è solo da fare. So ben tutto quanto; e intanto tutto ribolle, mi liscivio anima e corpo. Sarei anche già pronto: ho la tremarella, il fiato grosso, un affanno leggero. Poi mi distraggo con le cose da fare, ma preparando un caffè ci ripenso. Nell’agenda mentale è già tutto scritto, non riesco a vedermi in immagine. Dove? Sul poggiolino seminascosto dai fiori? seduto sui gradini d’ingresso? o addirittura che faccio due passi in giardino fingendo d’ispezionare le piante? E se anche tu mi vedessi? Ti saluterei con la mano, un sorriso alle labbra. Mi sento il corpo compatto, il cuore sano pulsare, tesi muscoli e nervi. È una forza bella, viene dalla luce dell’alba, dal frescolino di primo mattino. Sono ancora qui, ma già viaggio in altrove: tutto è d’un bel lustro fiammante.» Cremignane , 7 febbraio 2018 Un corpo che se ne va Passa il giro Il mio vicino mi guarda by Vittorio Volpi è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia. On line dal 17 agosto 2018 Copyright © Vittorio Volpi - 2017
«Mi piace vederti nudo, al mattino, quando bevi il tuo tè», mi dice il vicin dirimpetto, con tono disarmato e sincero.
«Ammiro che lo sai fare; mi piace che sia una cosa normale. Ci vedo il futuro – il mio soprattutto. Lì, anch’io vorrei arrivare. Non dev’essere semplice... Oppure sì: mi porto dentro ancor troppe paure.
Ti guardo, tengo d’occhio quando accendi la luce in cucina, perché poco dopo compari sulla soglia con la tazza fumante.
Ti osservo. Da capo a piedi. Anche il tuo sesso... sempre più indifferente. Mi agiti sul fondo depositi algosi e melmosi, m’intorbido: ma tu sei chiaro, bel lindo, mi dici che sarebbe possibile.
So che mi vedi quando scosto la tenda, e non ti nascondi. Io mi nascondo. Invece di osare, mi vedrei limpido e chiaro. Cazzo! C’è sempre questo sesso malsano di mezzo. Sarebbe lavato. Mi piace guardarti, perché ti vedo pulito, di nulla hai vergogna.
Durante il giorno mi torna il pensiero, ci giro d’intorno: è solo da fare. So ben tutto quanto; e intanto tutto ribolle, mi liscivio anima e corpo. Sarei anche già pronto: ho la tremarella, il fiato grosso, un affanno leggero. Poi mi distraggo con le cose da fare, ma preparando un caffè ci ripenso.
Nell’agenda mentale è già tutto scritto, non riesco a vedermi in immagine.
Dove? Sul poggiolino seminascosto dai fiori? seduto sui gradini d’ingresso? o addirittura che faccio due passi in giardino fingendo d’ispezionare le piante?
E se anche tu mi vedessi? Ti saluterei con la mano, un sorriso alle labbra.
Mi sento il corpo compatto, il cuore sano pulsare, tesi muscoli e nervi. È una forza bella, viene dalla luce dell’alba, dal frescolino di primo mattino.
Sono ancora qui, ma già viaggio in altrove: tutto è d’un bel lustro fiammante.»
Cremignane , 7 febbraio 2018
Un corpo che se ne va Passa il giro
Il mio vicino mi guarda by Vittorio Volpi è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia. On line dal 17 agosto 2018 Copyright © Vittorio Volpi - 2017
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On line dal 17 agosto 2018
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