Il ruscello

Il ruscello

 

Io di certo non comando la mia vita: acqua che scorre in un solco.
Non mi oppongo, non potrei: massa e pendenza mi danno la forza.
Ad un bivio posso scegliere solo la via che va in basso: il mondo non l’ho fatto io.
Non saprei da che parte cominciare! Mi sarei inventato la gravità?
Il mondo è già tutto fatto, possiamo solo momentaneamente bagnarlo,
eroderlo un tantino al passaggio, se non evaporiamo, se non ci intridiamo.
In ogni caso non possiamo farci niente, è già tanto esserci, scorrere.

Sono acqua, sto da acqua, altrimenti m’intorbido, ristagno.
Sono un ruscello che scorre lungo una forra all’ombra di boschi fitti e vivi:
vengon cerbiatti, mi bevono, si rinfrescano; son canterino, argentino.
Scorre poco lontano altra acqua sorgiva, ci ascoltiamo a distanza;
scorriamo a valle, forse ci riuniamo più oltre, non dipende da noi.
Eppure l’acqua è la stessa, scaturiti dalla stessa montagna, fratelli.
La montagna è troppo grande per badare anche a noi, due piccoli rii;
lascia fare, quasi indifferente: ogni vivente sa fare da sé, per quello che è:
gli abeti crescon da soli, i muschi lo stesso, e i funghi, le erbe, gli arbusti.
E così gli animali: ognuno fa la sua parte e insieme fan la montagna.

Vogliamo forse smetter di scorrere, prender la forma di bipedi e camminare?
Il ruscello è un continuo, scorre dalla mattina alla sera, è ruscello così.
Possiamo fantasticare di esser diversi, di avere una forma discreta, disegnata da noi:
foto morta di un solo momento, quanto può durare un ruscello fuor del suo alveo?
Che ha da fare un ruscello che cammina? dove va col suo pensiero, il suo libero arbitrio,
con la sua esistenza autonoma, personale, autocosciente? – si è snaturato.
E deve inventarsi di sana pianta uno spirito che gl’inquadri il suo fare e il suo essere nuovo.

Il ruscello che scorre non si fa domande sulla montagna che l’ha generato,
non si fionda lontano a cercarsi uno scopo, un senso di cui si sente talmente mancare.

 

Cremignane, 18 aprile 2015 (7:00)

 

Anche quest’anno Noi siamo uomini


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Il ruscello by Vittorio Volpi
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