Non fa differenza Senza pensieri
Lo sguardo degli altri ci dipinge indosso come dobbiamo vestirci.
Il nostro ego va a nozze e ci fa lavorare come suoi schiavi.
E giunge all’estremo: che persino il nudismo diventa una moda,
una forma di pensiero da seguir come adepti, eccessivi come neofiti.
Guai portare la stessa camicia, ma chi ti nota se non sei alla moda?
Anche da nudi posson rimanere corazze di bronzo, gusci di tartaruga.
È un gioco di società: eccitante, nuovo, intrigante, sorprendente, divertente.
Vige una nuova etichetta, un galateo di buone maniere, educate:
il nuovo puritanesimo ha ceduto terreno, e barricato arretrato si difende anche meglio.
Tutto è esposto alla luce del sole, dichiarato in etichetta: le frodi son più occulte.
Nemmeno il corpo parla semplicemente per quello che è, rivestito di troppi pensieri.
Anche il nudo s’è fatto insincero, catturato da una moda che tutto camuffa.
Il corpo ci parla – quando non dovrebbe parlare e solo esser presente.
Rivestito del saio di un ordine nuovo, tutto porta quel che gli si appende.
Si percorron sentieri nelle foreste con GPS e manuale dei fiori.
Il corpo suda, fatica: giunti alle meta si cambian calzini e maglietta.
Lo si strapazza come un mulo, “ma i bravi alpini non hanno paura”:
c’è chi fa il bullo sotto una cascata gelata: tranqua! è solo per farsi una foto!
Chi si fa scottare la pelle del viso per poi dire che è stato in montagna.
In cabina di guida c’è un padroncino, il piede pigiato sul gas.
Può darsi che sia questa la vita: ciò in cui crediamo, la nostra fetta di torta.
Il corpo non mente, s’ammala, ’sto ingrato, sgobbate ed agi strafini.
Forse è ridotto a un manichino di plastica senza sesso e senza vita.
Lo guardi per i vestiti che porta, gran figo in pose da spot.
La nuova vergogna è lasciar cadere i pensieri, vederci senza vestiti mentali.
Cremignane, 25 giugno 2015 (6:55)
Senza pensieri by Vittorio Volpi
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On line dal 25 giugno 2015
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