Un giorno normale

Un giorno normale

 

Non voglio una grande Libertà
da indossare nei giorni di festa.
Mi basta una minuta, quotidiana libertà,
una libertà nuda e casalinga.
che ti fa sentire a tuo agio nella tua pelle.

Mi basta il mondo che vedo, senza varcar l’orizzonte.
Abbiamo fra noi un gran mondo da vedere, creare, stupire:
il mondo della nostra vita insieme, del volerci bene.
Tu sei la mia libertà, come io voglio esser la tua.
Ciascuno ha nel petto il nido per l’altro.
Il desiderio ha ritirato sue spine e sue spire.
Il polipo abbraccia moltiplicando per otto.

Svettano altissimi abeti, un odor fine di resina e pino.
La vista s’estende nel verde lontano, nel compatto silenzio.
Brusio d’elitre nell’etere saturo.
Ansio il respiro per dar forza ai tuoi passi.
Dorata riluce la pelle dal sole che fra i rami trapassa.
I cilindri del cuore pompano a tutto vigore,
insieme su l’alpe lungo la cresta che porta alla vetta.

Che vuoi d’altro per essere al mondo felice?
Cancella quel verbo che ti angustia la vita.
Scòppiavi dentro, disperditi infinito nell’essere.
Sta bruciando la corda dell’arco: né bersaglio, né freccia.

Sento il tuo sguardo tubare, le tue labbra mi cercano il volto.
È un giorno normale, un granello di tempo: libero, infinitamente.

 

Iseo, 21 ottobre 2011

Coltiva l’assenza Inno alla vita


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