Romanzi
Καὶ ὅταν ἐγένετο
Due ragazzi di Sparta (2008-09)
estratti - solo audio
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«Le parole passan davanti come in rassegna, io le scelgo, le mischio, badando che stiano bene l’una dopo l’altra schierate.
Più o meno come fa un uccello che contesse il suo nido, o chi annoda una rete, intreccia canestri o una corona d’alloro.
O come fanno pur anco le donne di casa chine al lavoro, che preparano fili di vario colore ordendoli poi sul telaio in bell’ordine, seguendo il disegno che vedon nella mente preciso.
E allora vedi sulla tela che prima era bianca: foglie d’acanto in festoni, convolvoli con campanule bianche, variopinti bei serti di fiori di campo, e ghirlande di tortile edera; uccelli che spiccano il volo o si chinano a bere da una coppa dorata, e agili gru che eleganti e leggere fanno all’intorno lor danze, e navi dall’esile scafo che solcan veloci le onde del mare impercorso… dando luce e materia ai propri pensieri così che anche altri li possan vedere e sbocciar come nuovi nella mente a chi guarda.»
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On line dal 12 febbraio 2010
Ultimo aggiornamento 7 luglio 2010
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