Consone rotta

Consone rotta

 

Le leve del destino stanno su un’astronave sopra di noi.
La plancia comandi è fitta di spie, pulsanti cursori, indicatori, display.
Non ci sono istruzioni, non c’è un pilota che sappia, tutto sembra teleguidato.
Muovo le dita lungo il torace come suonassi su di una tastiera.
Ovunque tocchin le dita succede qualcosa, parte un comando.
È così che sembra accadan le cose, come se l’ordine partisse da un organo.
Quando si ha l’animo per reggere un fatto, allora ti accade.

Un corpo sano, un vispo asinello, pronto a portarti a pascer di fatti.
Mi suono il corpo come un sax, a due mani. Improvviso, do fiato.
Un corpo sano, con la sua intelligenza, che sa dove cresce l’erba voglio.
Vedi la serie di cose che mi son capitate: persone arrivate e partite.
Da su mi si chiede che abbia buona voglia, attenzione partecipe, un filin d’entusiasmo:
se sono distratto, mi daranno il menù della casa, assortito dal caso.

Il corpo mi parla, mi dice che vuole: una brezza di vetta, un bagno nel fiume,
una sapida mela. Poco di più, che il resto è già sulla via, sarà lì che m’imbatto.
Non so se col suono m’incanto da me, se l’umore mi cambia la musica.
Basta che suono e mi nascono i fatti, s’armonizzano un dietro l’altro da sé.
Non tocco per nulla la vita di altri a divenirmi seconda: da sola in sincrono muove.

Un volto m’attrae: labbra che si fanno sorriso, sonora parola col ripieno di senso.
Sulle guance mi sento la carezza di uno sguardo: diviene reciproco, unisono.
Chi ci ha condotti a sederci per caso di fronte? Due vite si sono incontrate.
Ciascun menestrello della propria ventura, di quel che deve ancora accadere.
Persin l’aria s’è fatta più densa, un poco ansimiamo, balbettiam d’una strana emozione.

Mi raggiungi la pelle in punta di dita, sai cosa premere, mi guidi.
Del pari, non so dove ora io stesso ti guido: abbiam la medesima rotta:
infinito lo spazio che vediamo si parte e si perde dai volti e lì ci pare d’andare.

 

Cremignane, 18 maggio 2014 (7:00)

 

Bronzi di Riace Tiepida alba d’un giorno di luglio


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Consone rotta by Vittorio Volpi
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